Nel 2008 ho disegnato il mio biglietto da visita. Terminato il percorso accademico, ho deciso infatti di farmi un piccolo “regalo”… per avviare la carriera professionale nel migliore dei modi! Grazie a questa scelta, ho acquisito competenze e insegnamenti ancora molto utili: ho avuto la possibilità di sperimentare, andando a visitare le numerose tipografie presenti sul territorio; ho avuto il tempo di valutare l’offerta più vantaggiosa, sia dal punto di vista economico sia da quello logistico; e – infine – ho avuto la fortuna di imparare, scegliendo un fornitore disposto a darmi preziosi consigli nonché a seguirmi passo passo.
I rettangoli colorati focalizzano l’attenzione sui testi e… catturano anche gli occhi meno attenti!
Realizzati in formato verticale (per richiamare l’alta statura del mio fisico), i biglietti da visita sono stampati su entrambi i lati. Il progetto grafico sfrutta l’ampiezza delle due superfici, collegando il fronte al retro con intuibili traiettorie lineari: le righe arancioni, tagliate al vivo da una parte sola, proseguono infatti sul versante posteriore; i rettangoli colorati, presenti invece su un unico lato, focalizzano l’attenzione sui testi soprastanti e… catturano anche gli occhi meno attenti!
Le impercettibili increspature sulla superficie arricchiscono il tutto con un inequivocabile effetto materico.
Il biglietto da visita – stampato su una carta naturale, marcata a feltro in entrambi i lati – è gradevole alla vista come al tatto: il color avorio dei fogli macchina convive alla perfezione con i due inchiostri di stampa (arancione e nero); la grammatura elevata (350 g/m2) assicura spessore e consistenza; le impercettibili increspature sulla superficie arricchiscono il tutto con un inequivocabile effetto materico.
È una soddisfazione ancora viva… tant’è vero che conservo con cura il primissimo foglio macchina!
Ricordo con grande piacere quella prima esperienza in tipografia: ho consultato per ore le mazzette Pantone®, alla ricerca della combinazione cromatica ideale; ho sfogliato i campionari di carta più volte, per selezionare il supporto migliore; e ho aspettato con trepidazione le prove di stampa, valutandone poi la correttezza con il fornitore. Insomma ho curato ogni dettaglio, vedendo i biglietti da visita prender forma pian piano. È una soddisfazione ancora viva… tant’è vero che conservo con cura il primissimo foglio macchina!